Giornata di sensibilizzazione sulla donazione del sangue con la Fidas

Redazione Prima Pagina Campobello

«Donare il proprio sangue è un gesto d’amore che può salvare una vita. Nonostante la giovanissima età di questi bambini e di questi ragazzi, è necessario far conoscere loro l’importanza del dono del sangue, affinché possano farsi promotori di tale gesto nei confronti degli adulti che li circondano, auspicando inoltre che essi stessi possano diventare in futuro donatori. Oggi, infatti, c’è sempre più bisogno di sangue ed è fondamentale che anche i ragazzi siano consapevoli che il sangue non si produce, ma si può solo donare e che il diritto alla vita, grazie ad una trasfusione, può essere garantito a tutti.

Donare il proprio sangue è, dunque, un gesto di solidarietà che si rende ancora più necessario, soprattutto in periodi, come quello attuale, interessati da emergenze sempre più gravi, come quella della guerra in Ucraina e del terremoto in Turchia».

Con queste parole il sindaco Giuseppe Castiglione, stamattina, è intervenuto alla “Giornata di sensibilizzazione per la donazione del sangue” promossa dalla Fidas e tenutasi nella palestra del plesso “Pirandello” in piazza Addolarata.

Ad aprire l’incontro è stata la dirigente scolastica Giulia Flavio che ha presentato l’iniziativa, illustrando le diverse attività sul tema che sono state svolte dagli alunni della scuola con il supporto degli insegnanti.

Sono intervenuti, inoltre, la vicepreside Antonella Moceri, il presidente della Fidas provinciale Rosario Granozzi, la segretaria e l’infermiere della Fidas, Maria Trovato e Michele Ferlazzo, e il presidente dell’Avis comunale Nino Accardo.

Gli alunni della scuola (2 classi della primaria e una della secondaria di primo grado) hanno presentato cartelloni e riflessioni, lanciando significativi messaggi sul tema della “donazione”.

La Portavoce

Antonella Bonsignore