No alla manifestazione #IoApro1501. È questa la posizione di ART, Associazione Ristoratori Trapanesi che si discosta dall'iniziativa nata pochi giorni fa sui social e che ha riscontrato da subito un grande seguito con l'adesione di oltre 50.000 ristoratori e titolari di esercizi commerciali in tutta Italia. Controcorrente, razionale la risposta di ART riassunta nella nota stampa che segue: «È vero, STIAMO SOFFRENDO! È vero, ABBIAMO PAURA! È vero, SIAMO DISPERATI! È vero, RISCHIAMO DI PERDERE TUTTO! Ma è anche vero che per tutto quello che stiamo passando, per tutto quello che abbiamo fatto finora, cioè SEGUIRE LE REGOLE E FARE IL NOSTRO DOVERE, per il senso di responsabilità che abbiamo dimostrato di avere che noi OGGI NON APRIREMO.
Non andremo contro le regole - si legge - non faremo finta che sia tutto normale, perché non lo è. Non è normale avere 2.000 contagi al giorno. Non è normale che continuino a morire persone. Come non è normale che solo poche categorie siano penalizzate in questo modo, da chiusure che durano da mesi e mesi. Come se tutti i contagi dipendessero dai ristoratori». «E abbiamo avuto la dimostrazione che non è così. Di certo abbiamo bisogno di aiuto. Di certo vogliamo tornare al nostro lavoro perché ciò che ci permette di mantenere le nostra famiglie.
Ma questa - concludono - non è la strada giusta. Almeno non lo è per noi». (Comunicato stampa)
