Mazara, Le presunte “criticità” finanziarie del Comune e la maggioranza “spuntata”

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
30 Settembre 2020 11:16
Mazara, Le presunte “criticità” finanziarie del Comune e la maggioranza “spuntata”

Ieri mattina è tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Mazara. Nel corso della seduta ordinaria sono stati approvati i tre importanti punti all’ordine del giorno.

  • Approvazione “Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili” (art. 58, D.L. 112/2008, conv. con mod. dalla L. 133/2008) – Bilancio di previsione 2020.
  • Aliquote e detrazioni IMU per l’anno 2020 (L. 27 dicembre 2019, n. 160). – Approvazione.
  • Approvazione del documento unico di programmazione (D.U.P.) 2020/2022 e approvazione del Bilancio di previsione 2020/2022.
I primi due punti erano propedeutici al terzo, cioè al Bilancio di Previsione 2020.

Si tratta di un Bilancio “corretto” in corsa rispetto a quello approvato dalla Giunta (sull’approvazione del Bilancio vedi nostra intervista video all’Assessore al Bilancio Caterina Agate: https://www.primapaginamazara.it/video-mazara-approvato-il-bilancio-di-previsione-2020-intervista-allassessore-agate/) Come mai ci chiediamo è stato approvato il Bilancio di Previsione 2020  mentre risulta ancora non  approvato dal Consiglio comunale il l Consuntivo 2019? Sappiamo che è stato peraltro già approvato in Giunta di recente ma manca ancora di pareri dei tecnici revisori e della commissione Bilancio per poi arrivare in Consiglio comunale.

Perché questo ritardo? Nel Consuntivo 2019 ci sarebbero criticità degli ultimi 7-8 anni in grado di provocare dissesto finanziario dell’Ente? Questi interrogativi li abbiamo giurati sempre all’assessore al Bilancio, Caterina Agate: “si può approvare prima il Bilancio previsionale allegando il presunto, nel nostro caso vi sono anche riverberi che riguardano anche il Fondo Pluriennale Vincolato. Il parere del Collegio dei Revisori sul Bilancio è stato reso dopo che in Giunta avevamo esitato il Consuntivo 2019 ed infatti abbiamo riportato una variazione del Bilancio di previsione 2020 che riguarda all’appositamente proprio l’appostazione del Fondo Pluriennale Vincolato; in qualche modo pertanto i riverberi del Consuntivo 2019 sono nel Bilancio approvato.

Quest’anno era stato chiesto entro la fine di gennaio ai settori comunali di predisporre il riaccertamento dei residui, dopo normali ritardi poi aggravati dall’emergenza covid-19 e gli uffici hanno lavorato quasi esclusivamente per le emergenze. Avevamo da scegliere di fare prima il rendiconto o il previsionale, abbiamo scelto il secondo che è lo strumento che permette di lavorare”. Sul rischio di dissesto finanziario, L’Assessore Agate ha sottolineato: “Se rischio di dissesto c’era questo era stato lasciato dalla precedente Amministrazione.

Che la situazione del Bilancio presenta fragilità lo sappiamo, abbiamo messo in campo tutte iniziative per evitare il dissesto. Stiamo mettendo il Bilancio in sicurezza per questi cinque anni”. Sul rischio di dissesto probabilmente avrebbe potuto rispondere colui che è stato per circa 8 anni assessore comunale al Bilancio della Giunta Cristaldi, cioè Vito Billardello, che occupa un posto nell’attuale Giunta Quinci con le deleghe agli Affari Sociali (chiamato più elegantemente Welfare) e allo Sport.

Altra questione sempre legata alla situazione economico-finanziaria dell’Ente Comune riguarda la richiesta, lo scorso luglio, da parte dell’Amministrazione Quinci di un’anticipazione (previsto a causa dell’emergenza covid –si legge nel comunicato dell’1 luglio) di  di circa 11milioni 165mila euro (da restituire in 30 anni con un interesse di circa l’1% annuo) alla Cassa Depositi e Prestiti per far fronte al pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2019, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali.

Questo debito con la Cassa Depositi e Prestiti si aggiunge a quello richiesto, di quasi pari entità e per lo stesso fine, dalla precedente Giunta Cristaldi per far fonte ai debiti accumulati al 31 dicembre 2018 e che il Comune avrebbe dovuto restituire al 31 dicembre 2019 ma prorogato dall’Amministrazione attuale pagando un interesse molto basso. Dalle questioni strettamente economico-finanziarie passiamo a quelle politiche con un dato che fa certamente riflettere. Ieri in aula al momento della votazione del Bilancio sono rimasti soltanto consiglieri della maggioranza.

Erano in 13, il minimo per potere approvare l’atto, compreso il presidente Vito Gancitano: Gioacchino Emmola, Peppe Palermo, Stefania Marascia, Nino Zizzo, Isidonia Giacalone, Massimo Giardina, Gianfranco Casale, Arianna D’Alfio, Cesare Gilante, Francesca Calcara, Valentina Grillo e  Matteo Bommarito. Una maggioranza che ha perso diversi pezzi con la creazione del gruppo VIA (Pietro Marino, Antonio Colicchia, Enza Chirco e Ilenia Quinci) passato di fatto all’opposizione che è uscito dall’aula insieme ad altri componenti dell’opposizione, M5S e Giorgio Randazzo (Lega).

La maggioranza ha in pratica perso il gruppo originario “Mazara Bene Comune” che poi era diventato “X Mazara” che aveva visto l’ingresso anche di Pietro Marino e Enza Chirco eletti all’opposizione adesso transitati nel gruppo VIA portandosi anche Colicchia che anche nella seduta di ieri ha dimostrato una certa “ostilità” nei confronti della Giunta Quinci nel dibattito sul Bilancio. (in foto copertina un momento di tensione in Consiglio: da dx Colicchia, seduta l’assessore Agate, di spalle il sindaco Quinci e di profilo il dirigente del II settore Stella Marino).

Da verificare la posizione di Peppe Bonanno, già facente di “Mazara Bene Comune” e “X Mazara”, ieri assente; Bonanno sulla carta fa parte ancora della maggioranza ma in qualche dichiarazione ha auspicato un maggiore confronto in seno alla maggioranza. Particolare anche la posizione di Giovanni Iacono Fullone, anche lui ieri assente. Iacono dopo aver reso pubblico (in una precedente seduta consiliare) il suo “sogno” ha mostrato timidi segnali di avvicinamento alla maggioranza, nel frattempo è divenuto allenatore del Mazara Calcio dopo il “licenziamento” di Dino Marino, fratello del consigliere Pietro.

Crediamo che la “geografia politica” del Consiglio comunale possa cambiare progressivamente con l’avvicinarsi degli appuntamenti elettorali, Regionali in primis. Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza