Mazara, Mosaici romani di San Nicolò Regale, lavori fermi da più di due anni. Ci sono però delle novità

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
21 Gennaio 2021 10:20
Mazara, Mosaici romani di San Nicolò Regale, lavori fermi da più di due anni. Ci sono però delle novità

Da più di due anni risultano bloccati i lavori per la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici romani sottostanti la storica chiesa di San Nicolò Regale che si erge nell’antico quartiere di San Giovanni , davanti al porto canale di Mazara del Vallo. La Chiesa fu costruita intorno al 1150 d.C. Percorrendo il “lungomazaro”, la via Molo Comandante Caito, oggi però è facile notare sia il degrado della struttura millenaria (alcune sue parti in tufo si stanno sgretolando) che quello dei sottostanti mosaici romani ricoperti ormai di calcinacci caduti dal tetto e che occultano la raffigurazione di un cervo saettante (simbolo di Diana, dea pagana della caccia).

I mosaici insieme ai muretti che separano gli ambienti rappresentano l’ultima testimonianza dell’esistenza di  una “domus romana” risalente al IV sec. d.C. Da anni purtroppo questi preziosi mosaici non sono più visitabili, chiusi in un autentico “scantinato” creato sotto la terrazza di San Nicolò Regale. La visione dall’esterno dei mosaici è occultata anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza ormai pericolante. La terrazza di accesso alla chiesa e la zona di accesso ai mosaici sono chiusi da oltre quattro anni per motivi di sicurezza.

(In foto collage di copertina la Chiesa di San Nicolò Regale ed i sottostanti mosaici ricoperti da calcinacci) Le incrostazioni per le cattive condizioni ambientali dell’area, circondata da una vetrata, dove custoditi i mosaici, hanno provocato da alcuni anni a questa parte  scrostature del solaio, l’ossidazione dei pilastrini di ferro e la caduta di calcinacci sul prezioso pavimento. Tale rischio fu sollevato già nel 2010 dal presidente di “Salvalarte-Sicilia”, Gianfranco Zanna, nel corso di una tappa a Mazara.

In quell’occasione Zanna effettuò un sopralluogo in presenza dell’allora sindaco Nicola Cristaldi, della dott.ssa Rossella Giglio e dell’arch. Gaspare Bianco, entrambi della soprintendenza Beni Culturali di Trapani, e del responsabile di Legambiente Mazara, Franco Sferlazzo. Così il Sindaco decise di affidare all’Ufficio tecnico comunale la redazione di un progetto che prevedesse la rimozione del tetto veranda e l’usufruizione dei mosaici ai visitatori. Un progetto che doveva essere inserito nel Piano comunale dei Lavori Pubblici  Nel 2013 l’area di accesso alla terrazza della stessa Chiesa fu chiusa da più di due anni con una transenne perché considerata pericolosa dai tecnici comunali, in pratica vi era il serio rischio che la terrazza crollasse.

Il 18 dicembre 2015 fu approvato in Consiglio comunale il relativo Piano annuale delle opere pubbliche redatto dalla Giunta Cristaldi, fra le opere inserite nell’elenco risultava, finalmente, anche la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici sottostanti la chiesa di San Nicolò Regale per un importo di circa 137.000 euro con proventi comunali. L’opera –come annunciato in quell’occasione- doveva essere avviata entro pochi mesi. Così nel marzo del 2016, attraverso una nota, l’Amministrazione Cristaldi annunciò l’avvio della gara d’appalto, dopo l’annullamento di una precedente, per i lavori di messa in sicurezza dei mosaici romani di San Nicolò Regale.

Soltanto dopo più di anno, il 4 settembre 2017, arriva la notizia della conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria. Ad aggiudicarsi, provvisoriamente, i lavori era stata la ditta DI.BI.GA Costruzioni S.A.S. – Impresa ausiliaria Di Giorgi srl, con sede ad Alcamo, che aveva offerto un ribasso del 21,70%sull’importo a base d’asta. Quando sembrava tutto pronto per l’avvio dei lavori qualcosa si inceppò e nessuno vide mai un operaio dalle parti del sito storico.

Il 13 dicembre del 2018 l’Amministrazione Cristaldi annunciò la consegna formale dei lavori alla DI.BI.GA. I lavori –come si leggeva in una nota del Comune –sarebbero iniziati subito dopo l’Epifania, nella prima decade del gennaio 2019, per terminare entro 120 giorni. In particolare era prevista la rimozione di parte di tetto pericolante sui mosaici, collocando sui pilastri già presenti una rampa per l’accesso alla chiesa di San Nicolò Regale, dalla quale sarà possibile vedere i mosaici sottostanti.

Alla consegna formale dei lavori ed al sopralluogo nel sito di San Nicolò Regale intervennero oltre al vice sindaco, il responsabile unico del procedimento geometra Mario D’Agati, l’architetto Francesco Pernice dell’ufficio Patrimonio, l’arch. Antonio Sferlazzo, responsabile della sicurezza, il dr. Filippo Occhipinti, funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani ed il responsabile della ditta aggiudicataria dei lavori, Gaspare Di Giorgi. Sembrava pertanto avviata la conclusione di un lungo e difficile iter.

Purtroppo, dopo la messa in sicurezza dell’area da parte della ditta affidataria, arrivò un altro stop. Sarebbero stati infatti rilevati dei problemi strutturali ed in particolare ad una delle pareti della stessa chiesa. Cosicchè la precedente Amministrazione decise di interrompere i lavori al fine di nominare un tecnico per fornire, in sinergia con la Soprintendenza, un parere per poi successivamente portare una variante al progetto. Oggi, purtroppo, a distanza di più di due anni (nel frattempo nel giugno 2019 si è insediata la nuova Amministrazione Quinci) non sono ancora ripresi i tanto attesi lavori.

Secondo ultime notizie sarebbero in corso delle verifiche strutturali e si prospetta pertanto una rimodulazione del progetto e quindi dei lavori, pertanto potrebbe essere rivisto anche l’importo dei lavori. Abbiamo contato l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Reina, il quale ci ha detto che la direzione dei lavori è stata assunta da un altro tecnico comunale, l’arch. Tatiana Perzia, e che si prevede inoltre, rispetto all’attuale progetto, la copertura  dell’area antistante la chiesa in modo da riparare da agenti atmosferici i mosaici.

Si spera che questo iter possa concludersi in tempi non ciclopici bensì molto rapidi per consentire, terminata l’emergenza covid-19, a cittadini e visitatori di ammirare finalmente i preziosi mosaici romani. Servirebbe però, e urgentemente, anche un progetto per il restauro della Chiesa di San Nicolò Regale chiusa ormai da anni; l'Amministrazione Quinci potrebbe coinvolgere, considerati gli ottimi rapporti, anche la Diocesi di Mazara del Vallo che negli ultimi tempi appare molto sensibile e determinata nel restauro delle facciate di alcuni importanti edifici (vedi il Palazzo Vescovile, il Seminario e la Chiesa di San Giuseppe) di grande valore storico ed anche monumentale.

Francesco Mezzapelle

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