Un intervento al cuore ed il coronavirus, torna a casa dopo 68 giorni la signora Agata. Il racconto del calvario e la gratitudine dei familiari

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
27 Maggio 2020 09:00
Un intervento al cuore ed il coronavirus, torna a casa dopo 68 giorni la signora Agata. Il racconto del calvario e la gratitudine dei familiari

In questi mesi di coronavirus la narrazione ha spesso privilegiato il dolore, la rabbia, il senso di impotenza per un nemico invisibile ma che sembrava inarrestabile. Abbiamo elogiato i nostri operatori sanitari, trasformandoli in eroi e spesso, solo grazie agli esempi di buona sanità siamo riusciti a vedere il lieto fine.  Una nostra affezionata lettrice, Rosa Caltagirone, ha voluto raccontare in esclusiva per Primapaginacastelvetrano la storia a lieto fine che ha coinvolto la suocera che ieri, dopo un lungo calvario,ha potuto riabbracciare la sua famiglia.  Sono storie come questa che ci danno la forza per andare avanti, e nell’augurare una pronta ripresa alla signora Agata ringraziamo Rosa per aver voluto raccontare un’esperienza cosi intima a tutti noi.

A.Q. “Vi voglio raccontare una storia che spero porti speranza a tutti quelli che per colpa di questo virus hanno visto contagiati i propri cari- scrive Rosa- il 18 marzo 2020 e' cominciata l'odissea di mia suocera Agata D'Agostino, intorno alle 23.00 si sente poco bene, dolore al petto e a tutto il fianco sinistro. Temendo un infarto la portiamo al Pronto Soccorso di Castelvetrano, dove si rendono immediatamente  conto della situazione e la  trasferiscono in ambulanza presso l’ospedale di Sciacca per una coronarografia.

Da quel momento non possiamo più avere alcun contatto con mia suocera e dovranno passare ben  68 giorni prima di rivederla. L’esito della coronarografia non lascia dubbi, sarà  necessario un intervento chirurgico con l’applicazione di 3 by pass. Da Sciacca la stessa notte viene trasferita a  Palermo presso la clinica privata convenzionata “Villa Maria Eleonora”,  fiore all'occhiello della sanita' siciliana per quanto riguarda la cardiochirurgia. Viene messa in terapia semi-intensiva poiché le sue condizioni non sono gravi.

Il 23 marzo viene sottoposta ad intervento chirurgico con applicazione dei suddetti by pass, ma la notte seguente è necessario sottoporla a nuovo intervento a causa di un sanguinamento. Entrambe le operazioni vanno bene, nonostante mia suocera sia diabetica e soffra anche di altre patologie . Dopo pochi giorni c'e' una certa ripresa ma all'inizio di aprile comincia ad accusare una febbre insistente a 37.8 gradi,  la situazione generale peggiora, subentra insufficienza renale con creatinina oltre 6, poi scoppia la bomba.

La clinica balza alla cronaca come focolaio Covid-19 nonostante sia fatto divieto assoluto ai familiari di poter entrare per una visita, ed i contatti siano  solo telefonici. La situazione peggiora, i pazienti malati vengono portati ai vari centri Covid di Palermo,  mia suocera risulta positiva al tampone e viene ricoverata all’ospedale  Cervello di Palermo. Lentamente la situazione migliora, l'insufficienza renale rientra, la situazione cardiaca migliora sempre di piu', la polmonite provocata dal virus lentamente migliora insomma grazie all'encomiabile lavoro, all'abnegazione e al cuore di tutto lo staff medico e di tutte le persone coinvolte nel reparto (dal primario all'addetto alle pulizie), mia suocera si riprende e dopo innumerevoli tamponi positivi arrivano i benedetti 2 tamponi negativi e ieri finalmente è tornata a casa.

A tutti quelli che sono ancora malati voglio dire solo di non perdere la speranza, se mia suocera c'e' l’ha fatta anche loro c'e' la possono fare.  Un grazie di cuore a tutte le persone che ci sono state a fianco in questi mesi, a  loro va il mio grazie di cuore. Infine ringrazio tutto il reparto Covid-19 dell'ospedale Cervello di Palermo,  siete stati i nostri eroi, voi e tutti quelli che in Italia in questi mesi siete stati in prima linea nella lotta contro questo virus. Eroi silenziosi e preziosi non ci sara' mai niente che io e i miei familiari potremo fare per ricompensare in minima parte cio' che voi avete fatto.

Grazie di tutto cuore. Rosa Caltagirone Giuseppe Collica Sofia Collica Alessandra Collica

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