Ecomafia 2024, record negativo per la Sicilia

Nel report di Legambiente Sicilia, si scopre che è la seconda regione per ecoreati consumati, con un aumento del 35%

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
11 Luglio 2024 18:00
Ecomafia 2024, record negativo per la Sicilia

In Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria - dove si concentra il 43,5% deli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 ben 8,8 miliardi.

A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia” (edito da Edizioni Ambiente), nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma.

Il commento di Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia: “Nel rapporto, relativo ai dati del 2023, emerge l'aggravarsi della situazione nell’isola, che diventa la seconda regione per ecoreati consumati con un drammatico aumento del 35%. Tra questi, come purtroppo è sempre avvenuto quando sono state annunciate improponibili sanatorie, consolida il suo primo posto per i reati commessi nel settore del ciclo del cemento, a causa della gravissima piaga dell’abusivismo edilizio, concentrato per quasi la metà nel Sud.

La recente notizia di un possibile stralcio della norma approvata dalla Commissione Ambiente dell’ARS per la possibile sanatoria delle case abusive costruite nella fascia dei 150 metri, accoglie ragionevolmente la proposta che abbiamo avanzato alcuni mesi addietro, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, dove abbiamo nei giorni scorsi depositato una nostra memoria per rafforzare la ferma opposizione di Legambiente al provvedimento”.

https://noecomafia.legambiente.it/ i dati di Ecomafia 2024

L’ufficio stampa Teresa Campagna 

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