​Crisi da lockdown: boom di domande di terapie di coppia e familiari

Il lockdown ha messo in crisi le famiglie italiane che si rivolgono sempre più spesso a psicologi e psicoterapeuti

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
29 Aprile 2021 19:15
​Crisi da lockdown: boom di domande di terapie di coppia e familiari

Sono moltissime le coppie, con o senza figli, messe a dura prova dal lockdown a seguito della pandemia da coronavirus. I motivi che hanno portato le famiglie al collasso sono diversi ed evidenti: la convivenza forzata, il cambiamento delle abitudini, la gestione degli spazi e dei figli in casa, solo per citarne alcuni.

Come hanno riportato, nei mesi scorsi, molti organi di stampa, si è registrato un importante aumento dei divorzi dopo il lockdown: le richieste, infatti, sono state il 60% in più rispetto all’anno che ha preceduto la pandemia.

Anche la Sicilia conferma il trend nazionale nonostante alcune iniziative approvate dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, come ad esempio il Bonus Matrimonio, volto sia a risollevare il settore in crisi, sia ad incentivare le unioni religiose o civili.

Prima di arrivare a prendere decisioni drastiche e definitive, la separazione o il divorzio le famiglie italiane provano a chiedere aiuto agli esperti per tentare di risolvere i problemi di coppia attraverso un percorso terapeutico.  

Ecco i principali fattori che hanno spinto le persone a richiedere una terapia di coppia o familiare.

Terapia di coppia

Secondo uno studio inglese, a seguito del lockdown, quasi il 30% delle persone intervistate ha dichiarato che la propria coppia ha risentito pesantemente della situazione e si autodefinita "una coppia in crisi", l’8% ha deciso di separarsi definitivamente.

Nel nostro paese, secondo gli psicoterapeuti, si è assistito ad un incremento notevole della richiesta di terapia di coppia, mentre in passato erano per lo più i singoli a rivolgersi agli esperti per problematiche personali.

Ma quali sono i principali problemi che hanno messo in crisi le coppie?

Per le persone che non vivevano insieme o erano amanti il lockdown ha significato interrompere i rapporti. Secondo i terapisti, questa interruzione forzata ha portato a perdere il focus su quello che era, nel caso delle relazioni a distanza, un progetto comune di vita. Non poter condividere un momento delicato come quello della pandemia, avrebbe portato le persone a domandarsi se veramente avessero necessità del partner.

Per le coppie sotto lo stesso tetto, invece, è stata proprio la convivenza forzata a creare i disagi più grandi. Se alcune di queste famiglie vivevano già un momento di crisi, il lockdown ha portato a galla tutti i problemi che in una situazione normale probabilmente non sarebbero stati affrontati in modo diretto.

Le coppie che invece prima della pandemia avevano un mènage sereno, invece, si sono ritrovate ad andare in terapia per risolvere le problematiche riguardanti:

  • il cambio delle abitudini familiari
  • l’assenza di socialità
  • la gestione degli spazi per lo smart working
  • i tradimenti, soprattutto virtuali, che sarebbero aumentati del 40% durante il lockdown

Terapia familiare

Le coppie con figli hanno risentito ancora maggiormente del lockdown, da una parte perché la didattica a distanza ha costretto a ripensare gli spazi e l’organizzazione familiare, dall’altra perché soprattutto gli adolescenti stanno vivendo un disagio profondo non potendo relazionarsi ai loro coetanei.

Secondo gli esperti, infatti, sono aumentate notevolmente le richieste di terapia da parte dei ragazzi e delle loro famiglie. Gli psicoterapeuti evidenziano un maggior numero di casi di autolesionismo e tentativo di suicidio da parte degli adolescenti.

Una delle principali cause è l’assenza della socialità e, di conseguenza, l’abuso dei social network, come Facebook e soprattutto TikTok, che portano i giovani a costruirsi realtà virtuali parallele. 

Non a caso si moltiplicano gli appelli da parte degli psicoterapeuti di lasciare le scuole aperte, offrendo anche sostegno psicologico a ragazzi e famiglie.

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