Parco Archeologico di Segesta: nuovi scavi all'Agorà e all'Acropoli

L'archeologa Rossella Giglio fa da Cicerone alle Guide Turistiche: novità in arrivo per i turisti

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
17 Giugno 2021 10:42
Parco Archeologico di Segesta: nuovi scavi all'Agorà e all'Acropoli

Tira aria di fresche novità al Parco Archeologico di Segesta, uno dei più belli ed emozionali d'Europa, grazie all'atmosfera magica che si respira fra le antiche pietre che trasudano la Storia millenaria dei Greci. La dottoressa Rossella Giglio, nota e stimata archeologa marsalese, nell'assolata mattinata di ieri, mercoledì 16 Giugno, insieme ad alcuni collaboratori del Parco, ha accompagnato le guide turistiche, provenienti da tutto il continente, a visitare i nuovi scavi dell’Agorà e dell’Acropoli nonché i percorsi da poco allestiti per i visitatori.

La Giglio, ricordiamo che è anche Direttrice del Parco e nell'occasione dell'incontro ha illustrato anche tutte le novità che sanno disponibili entro luglio/agosto nell'attesa che il turismo, dopo un così lungo stallo, possa riprendere: 

- saranno disponibili le stampe della nuova guida cartacea che comprenderà non solo il sito di Segesta ma anche le Grotte di Scurati ( Custonaci ) la Rocca di Entella (Contessa Entellina) la Basilica di San Miceli ( Salemi ) Mokarta ( Salemi ) e Monte Castellazzo ( Poggioreale );

- sarà divulgata la rivista del Parco di cui è quasi pronto il primo numero;

- il completamento dei restauri del bellissimo Tempio .

_ altra novità è l'installazione dei pannelli descrittivi sia in italiano che in inglese, pronti entro Luglio

La Dottoressa Giglio ha inoltre

ricordato la mostra sugli Elimi in atto ad Erice presso il Centro Ettore Maiorana e mostrato visivamente come Erice, Segesta, ed Entella siano situate in alture tra loro visibili, con una strategia antica che permetteva la comunicazione fra le varie località molto distanti fra loro.

Gli Elimi erano un popolo che si insediò in Sicilia proveniente dall’Anatolia tra il nono e l’ottavo secolo avanti Cristo.

Prima di andare via non potevamo esimerci dal visitare anche il meraviglioso Teatro, estasiandoci per la monumentale bellezza che è senza Tempo.

Tiziana Sferruggia

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