Mazara, si chiama Enea il primo nato nel 2021. Nel 2020 registrate 536 nascite nel punto nascite dell’Ospedale “A.Ajello”

Redazione Prima Pagina Campobello
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03 Gennaio 2021 18:17
Mazara, si chiama Enea il primo nato nel 2021. Nel 2020 registrate 536 nascite nel punto nascite dell’Ospedale “A.Ajello”

Per registrare il primo nato del 2021 a Mazara del Vallo, nonostante vi  fossero diverse partorienti ricoverate prima della vigilia di capodanno, è stato necessario aspettare fino alla 10,15 della mattina del 2 gennaio. A seguito di un parto cesario è venuto alla luce il piccolo Enea Accardi (peso 3,356 kg, lunghezza di 51,5 cm). Il padre del neonato è il 35enne mazarese Bartolomeo, madre la 27enne castelvetranese Fiammetta Balbestri. L’assistenza pre, durante e post parto è stata garantita dall’equipe medica formata dai ginecologi Dores Licata, Agostino Bono, Massimo Di Liberto, l’ostetrica Giovanna Tornatore, l’anestesista Giuseppe Di Stefano ed il pediatra Antonino Moceri (in foto copertina il neonato Enea Accardi con l’equipe medica ed infermieristica).

Il 2020 è stato un anno molto positivo per quanto riguarda il punto nascite dell’Ospedale “A. Ajello”. “Abbiamo superato abbondantemente le cinquecento nascite e stabilito anche il record di otto nascite in un solo giorno”. Questo quanto dichiarato dal primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, il dott. Pietro Musso, il quale ha specificato: “con due parti il 31 dicembre abbiamo raggiunto il numero di 536 nascite, superando anche l’ospedale “Borsellino” di Marsala che si è fermato a 480, ma questo si sa per un paio di mesi è stato adibito esclusivamente a covid-hospital.  Già lo scorso fine novembre il reparto mazarese, raggiungendo le 500 nascite, aveva rispettato, per il secondo anno di fila, i criteri stabiliti dal cosiddetto decreto Balduzzi per il mantenimento del punto nascita nello stesso Dea di I livello così come classificato l’Ospedale “Ajello” nel piano ospedaliero regionale.

In generale però il 2020 non è stato un anno facile per l’Ospedale mazarese che dallo scorso fine settembre, su indirizzo dell’assessore regionale Ruggero Razza, ospita un reparto covid con 30 posti letti. L’allestimento del reparto per far fronte alla seconda ondata del coronavirus ha messo in difficoltà i reparti già esistenti dello stesso nosocomio che, nei tre anni e mezzo dall’apertura dopo i lavori di ristrutturazione, avevano raggiunto buoni di livelli di prestazioni sanitarie, parliamo dei reparti di Chirurgia, Cardiologia, Ginecologia, Ostetricia-Neonatologia e Medicina generale.

Così il reparto nascite mazarese che si trova al secondo piano del nosocomio, nell’ala opposta a quella del reparto anticovid, si è dovuto adeguare alla nuova situazione: “Permettiamo –ha spiegato lo stesso dott. Primario Pietro Musso- la presenza, solamente al parto, del partner o di altra persona a scelta della partoriente, purché provvisto di esito negativo del tampone molecolare. Inoltre non sono ammesse visite e le pazienti stesse vengono sottoposte a tampone naso-faringeo all'ingresso”.

Francesco Mezzapelle

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