GDF: corruzione e falso in atti pubblici. 6 arresti e sequestri per oltre 900.000 euro

Gli indagati sono indirizzati per corruzione e atti pubblici finalizzati al riconoscimento di invalidità civile.

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
20 Giugno 2023 10:02
GDF: corruzione e falso in atti pubblici. 6 arresti e sequestri per oltre 900.000 euro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure

cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della

Repubblica, nei confronti di 6 persone, nei cui confronti sono stati disposti la misura cautelare degli arresti

domiciliari e il sequestro di disponibilità finanziarie per un totale di € 911.250,00, quale profitto dei delitti

contestati.

Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, per i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falso

in atto pubblico finalizzati al riconoscimento di invalidità civili e alla conseguente percezione dei previsti

benefici di legge.

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo (Gruppo Tutela

Mercato Beni e Servizi) in stretta collaborazione con la Direzione Provinciale dell’INPS, hanno riguardato un

collaudato sistema corruttivo composto da:

- un dirigente dell’ASP di Palermo, presidente di alcune Commissioni Provinciali per l'invalidità civile;

- un medico certificatore, abilitato dall’INPS all’inserimento dei certificati introduttivi per l’avvio delle pratiche

di richiesta delle invalidità;

- diversi faccendieri, intermediari tra il pubblico ufficiale e i soggetti richiedenti i benefici assistenziali.

Gli elementi acquisiti allo stato delle indagini hanno consentito di ipotizzare un meccanismo fraudolento posto in

essere dal citato Dirigente infedele che, in cambio di denaro e altre utilità, avrebbe redatto, anche mediante

l’utilizzo di documentazione mendace, verbali di riconoscimento di invalidità senza la necessaria verifica

dell’esistenza dei requisiti previsti.

In particolare, sarebbe emersa l’esistenza di uno specifico tariffario preteso dal pubblico ufficiale per l’istruttoria

delle pratiche di invalidità, che lo stesso avrebbe poi validato in autonomia senza il previsto vaglio collegiale della Commissione, in violazione, pertanto, delle regole del procedimento in materia.

Dalle indagini sinora svolte, sarebbe inoltre emerso che gli indagati, quale compenso per le condotte illecite,

avrebbero preteso le prime mensilità dei benefici erogati o parte degli arretrati riconosciuti ai percettori.

Centinaia le posizioni attualmente al vaglio degli inquirenti.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dal-la Guardia di Finanza,

nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, nel contrasto alle più gravi forme

di corruzione che sottraggono alla collettività risorse pubbliche, incidendo negativamente anche sulla qualità dei

servizi forniti ai cittadini e sulle legittime aspettative dei soggetti più fragili e bisognosi di reale sostegno

assistenziale.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti in fase di

indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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