​Pantelleria, una marcia silenziosa per Annalisa e contro la violenza sulle donne

Una marcia silenziosa senza colore politico per condannare in modo unanime la violenza sulle donne.

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
25 Settembre 2023 13:29
​Pantelleria, una marcia silenziosa per Annalisa e contro la violenza sulle donne

Mercoledì 27 Settembre 2023 alle ore 20.30 con partenza da Piazza Cavour Annalisa Fontana, 48 anni, lotta per la propria vita in un letto del reparto Grandi Ustioni del Civico di Palermo, dopo che il compagno le ha dato fuoco la sera del 22 settembre. Ha ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Il volto devastato dalle fiamme. Le vie respiratorie compromesse. Il compagno, Onofrio Bronzolino, 51 anni, è anch’esso ricoverato nello stesso ospedale. Rischia la cecità per un ritorno di fiamma mentre compiva il folle gesto. “Un gesto che ha sconvolto la comunità dove non ricordo ci sia mai stato un atto così grave” commenta all’ANSA il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona subito dopo il fatto.

“Un atto di violenza estrema, mai rilevato in questo territorio” si legge nel Comunicato Stampa diramato dall’Amministrazione Comunale il giorno seguente. Che a seguito di questo gravissimo gesto ha sentito la necessità di sensibilizzare tutta la comunità a un condiviso controllo di eventuali segnali di emergenze sociali. In quest’ottica ha organizzato una manifestazione pubblica per mercoledì 27 settembre alle ore 20.30 con partenza da Piazza Cavour. Una marcia silenziosa senza colore politico per condannare in modo unanime la violenza sulle donne.

In cui si invita tutta la cittadinanza a partecipare con un indumento rosso, colore simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Di seguito si riporta il pensiero del Sindaco Fabrizio D’Ancona che dà voce all’Amministrazione Comunale. Un pensiero di vicinanza alla vittima di tale feroce violenza e ai suoi familiari, in sintonia con il comune sentire emerso in queste ore nella nostra comunità. “Cara Annalisa, dietro al tuo nome, c'è una mamma, una donna ed un’amica. Tanti piangono per le tue condizioni di salute in questo momento, ma noi vorremmo fermarci a quell’attimo prima in cui hai avuto paura, hai avuto paura di un uomo che ha provato con la sua forza ad oscurare la tua bellezza.

Avresti potuto chiedere aiuto un giorno o un mese prima, ma nessuno può giudicare queste situazioni se non si vivono. ma soprattutto nessuno le dovrebbe vivere. Nessuno ora può rimediare al male che ti ha travolta, ma educando i nostri figli maschi ad essere uomini migliori e a non prevaricare le donne con la violenza, insegnando alle nostre figlie ad essere donne forti e coraggiose anche nel saper chiedere aiuto, potremmo oggi in tuo nome evitare che ci sia un'altra storia come la tua. Questi terribili fenomeni possono cessare soltanto con l'impegno di tutti a promuovere cultura, consapevolezza, rispetto ed accoglienza, sconfiggendo la paura, l'omertà, la rassegnazione e la solitudine.”

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