Sprechi Diga Trinità, al via tavolo tecnico in Prefettura

Pugliesi (CIA): al lavoro su due ipotesi per il breve e lungo periodo

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
09 Marzo 2023 07:33
Sprechi Diga Trinità, al via tavolo tecnico in Prefettura

È presto per cantare vittoria, ma siamo soddisfatti per essere riusciti a strappare l’impegno ad alleviare, quantomeno, i problemi dei produttori agricoli serviti dalla diga Trinità di Castelvetrano. Finalmente tutti gli attori coinvolti si sono seduti attorno ad un tavolo, su iniziativa del prefetto Filippina Cocuzza, che ringraziamo per avere ascoltato il nostro appello e per l’impegno che sta profondendo anche lei. E il fatto che ci siano già due proposte - per l’immediato e per il lungo periodo - è la riprova che, se si vuole, i problemi oltre che affrontarli possono essere risolti”.

A dichiararlo è Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale, all’indomani del tavolo tecnico che si è tenuto lunedì alla prefettura di Trapani per discutere delle limitazioni del bacino artificiale Trinità che, per vari problemi strutturali, non può invasare oltre i 2 milioni di metri cubi di acqua contro i 6 che, sulla carta, potrebbe contenere. Cosa che costringe ad aprire le paratie e a buttare l’acqua in eccesso, con tutte le gravi conseguenze per l’agricoltura locale ogni anno alle prese con irrigazioni di soccorso a singhiozzo e rubinetti quasi sempre a secco.

Si calcola che la diga, attualmente, possa irrigare soltanto 800-1.000 degli oltre 2.500 ettari interessati all’irrigazione.

Dal tavolo – aggiunge Pugliesi – sono arrivate due ipotesi. La prima, per l’immediato, è arrivare ad avere le autorizzazioni per alzare, di poco, il livello dell’acqua, cosa che potrebbe alleviare, parzialmente, il problema di quest’anno. Considerando i gravi problemi della diga Trinità, per il futuro, un’ipotesi di lavoro potrebbe essere quella di collegarla con il bacino Garcia, in modo da andare incontro alle esigenze della campagna irrigua della zona. Non si tratta di lavori faraonici, c’è da fare una conduttura di 8-10 chilometri che colleghi le reti.

È una soluzione economica e che può essere realizzata in breve tempo a condizione che venga nominato un commissario ad acta per la sua realizzazione. Oltre il prefetto ringraziamo l’Ufficio dighe nazionale, l’Assessorato regionale all’Energia, la Protezione Civile, il Consorzio di bonifica e la deputazione regionale del territorio, Cristina Ciminnisi e Nicolò Catania, che erano seduti al tavolo e che si stanno impegnando per venire incontro alle esigenze del comparto agroalimentare locale.

Noi manterremo alta l’attenzione, ma è importante adesso spingere tutti insieme verso la stessa direzione”.

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