Negli ultimi giorni hanno fatto parecchio discutere i recenti fatti di cronaca nera nei quali due bambini hanno perso la vita a causa di sfide "challenge" estreme lanciate da dei profili nel famosissimo social network Tik Tok. Per chi non lo conoscesse Tik Tok è un'applicazione molto diffusa nel mondo giovanile, nata in Cina nel 2016 con il precedente nome di Musica-ly, ha la funzione di far creare brevi clip musicali di durata variabile, modificando la velocità di riproduzione e aggiungendo filtri ed effetti ai propri utenti.
Ebbene a partire dal 9 febbraio la nota applicazione, in accordo con il Garante della privacy, impedirà ufficialmente l’iscrizione in Italia ai giovani al di sotto dei 13 anni di età e sarà necessaria, infatti, l'identificazione con l’inserimento della propria data di nascita, si pensa addirittura all'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell'età. Per essere più chiari, se prima chiunque dichiarasse un'età inferiore a quella indicata doveva aspettare 24 ore per dichiarare un'età maggiore e quindi poter riaccedere all'app, questa volta chi dichiarerà avere un'età al di sotto dei 13 anni gli verrà bloccato e rimosso automaticamente l'account.
Già da un paio di giorni Tik Tok ha lanciato una campagna di informazioni con l'invio di notifiche direttamente ai propri utenti per informarli sul nuovo requisito dell'inserimento dell'età e dare informazioni sugli strumenti di sicurezza della propria privacy. Anche il Garante per la privacy avvierà, in collaborazione con Telefono Azzurro, una campagna TV di sensibilizzazione con l'obiettivo di richiamare i genitori a svolgere un ruolo di vigilanza e attenzione quando i propri figli entreranno sull'applicazione e dovranno indicare la loro vera età.
Simone Crapanzano
