On. Catania (FDI): «partanna primo hub energetico italiano»

«Punta eccellenza provincia Trapani».

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
09 Dicembre 2022 11:24
On. Catania (FDI): «partanna primo hub energetico italiano»

«La città di Partanna diventerà il primo hub energetico d’Italia, una punta d’eccellenza per l’intera provincia di Trapani». Lo ha detto l’onorevole regionale Nicola Catania, sindaco di Partanna, dopo aver appreso dell’avvio dell’iter autorizzativo per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia che, sul territorio italiano, approderà a Marinella di Selinunte e arriverà a Partanna. L’ok lo ha dato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Commissione Europa ha dato il via libera allo stanziamento di 307 milioni per co-finanziare la struttura.

Nel paese del Belìce sorgerà la nuova stazione di conversione in prossimità dell’esistente stazione elettrica. «In questi anni tra i temi dell’agenda politica abbiamo inserito la transizione energetica, accogliendo proposte e idee di aziende che hanno scelto il nostro territorio – ha detto Catania – oggi raccogliamo i frutti di un impegno durato anni». Nell’iter procedurale del progetto è stata coinvolta anche la comunità partannese con iniziative di animazione territoriale: videoconferenze e incontri istituzionali.

«L’iniziativa avrà anche una ricaduta economica sul territorio – ha spiegato l’onorevole Catania – perché Terna riconoscerà una royalty di 1,7 milioni al Comune. Ma bisognerà tenere in considerazione anche l’indotto lavorativo che sarà creato con la realizzazione dell’opera». A Partanna, oltre la nuova stazione di conversione di Terna, è già attivo un campo solare di 83 mila metri quadri (circa 10 campi da calcio) con una potenza installata di 4,26 MWe. L’impianto è in grado di produrre energia elettrica per oltre 1.400 famiglie, circa il 30% della popolazione del territorio comunale, con utenze domestiche da 3 kW.

«Grazie a questo impianto – ha detto ancora l’onorevole Catania – il nostro territorio è diventato anche sede di ricerca e studio, con la collaborazione di Enea che, per lo specifico progetto, ha il ruolo di supervisore tecnico».

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