Trapani, appello delle future mamme: “Consentire accesso ai papà durante il parto”

Redazione Prima Pagina Campobello
Redazione Prima Pagina Campobello
19 Aprile 2020 18:33
Trapani, appello delle future mamme: “Consentire accesso ai papà durante il parto”

L'emergenza Covid-19 non frena l'attività dell'Unità Operativa di Ostetricia dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani, che con un video - tutorial su Facebook di pochi minuti si rivolge direttamente a tutte le donne del territorio trapanese prossime al parto e ne garantisce la presa in carico. Incontri virtuali di accompagnamento al parto, consigli ostetrici, pillole di teoria per affrontare travaglio, nascita e puerpuerio sono alcune delle attività 'a distanza' per gestanti e coppie, uniti nello slogan “Restate a casa, veniamo noi da voi”.

L'iniziativa è nata dalla temporanea sospensione di alcune attività inerenti la preparazione alla nascita in considerazione del particolare momento epidemiologico dato dall'emergenza sanitaria Coronavirus che ha reso necessario il distanziamento sociale. I video tutorial si trovano sulla pagina Facebook 'Ostetricia S.Antonio Trapani', inoltre è stata attivata una mail dedicata alle future mamme: s.antonio.ostetricia@gmail.com. Una bella iniziativa apprezzata da molte future mamme che però si pongono l'interrogativo su quando i mariti, futuri papà, potranno tornare ad assisterle nella fasi di travaglio e parto.

Con un’apposita circolare, sottoscritta la seconda settimana di marzo, si è infatti deciso di limitare la presenza di accompagnatori solo alle situazioni in cui sia "strettamente necessario". Un concetto troppo ampio che andrebbe rivisto o magari limitato alla presenza dei soli papà, per consentire loro di assistere alle fasi che porteranno alla nascita di una nuova vita. Quello che la nostra società sta vivendo,a causa dell'emergenza Coronavirus, è sicuramente un momento molto delicato che comporta l'obbligo di seguire delle precise procedure ma è chiaro che il momento della nascita di un bambino rappresenta un  momento di vita importante per una famiglia.

Se da un lato è comprensibile che in caso di donne positive è giusto che anche i papà non ci siano, dall'altro dispiace moltissimo per tutte gli altri uomini che si vedono questo diritto negato. Le mamme che abbiamo ascoltato in merito all'argomento riferiscono di aver vissuto quel momento "a metà" in quanto non hanno potuto condividere la loro gioia più grande con il marito. Parlano anche di personale sanitario disponibile e presente che le ha accompagnate passo passo in questo meraviglioso viaggio che speravano di fare anche insieme ai futuri papà.

L'augurio e soprattutto l'appello che vogliamo rivolgere alle istituzioni è quello di rivedere il concetto di "STRETTAMENTE NECESSARIO" e, con le dovute precauzioni, consentire ai mariti,  di non perdersi uno dei momenti più importanti della loro vita. Francesco Mezzapelle          

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