Tra gli arresti dell'operazione "Scialandro" portata a termine dalla Direzione Investigativa Antimafia, la Polizia di Stato di Trapani ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani con l'esecuzione di 21 misure restrittive, di cui 17 in carcere e 4 ai domiciliari, vi è anche l'ex vicesindaco di Custonaci Carlo Guarano. Guarano sarebbe stato scoperto anche grazie a delle intercettazioni tra due mafiosi riguardo il ruolo che quest'ultimo avrebbe avuto nel sostenere i loro affari, sarebbe stato un punto di riferimento nella Giunta Comunale per il clan poichè eletto con i voti delle stesse cosche.
Ad essere indagato a piede libero anche l'ex sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino. Coinvolti nell'operazione"Scialandro" anche l'ex assessore Giovan Battista Campo ed un consiglire comunale di magioranza in carica. Diversi -per gli inquirenti- sarebbero stati i favori fatti al clan mafioso, quest'ultimo infatti avrebbe imposto all’ente locale i nominativi dei beneficiari di contributi solidaristici per far fronte alle condizioni di disagio economico dovuto alla pandemia da Covid-19; il sodalizio sarebbe riuscito anche a pilotare l’affidamento di appalti pubblici in favore di ditte colluse o a loro riconducibili.
Una delle imprese avrebbe assunto un ergastolano allo scopo di consentirgli di beneficiare della semilibertà. Dal punto di vista del controllo socio-economico del territorio sarebbero stati messi in atto estorsioni ed intimidazioni nei confronti dei titolari di aziende agricole locali per scoragiare l’acquisto di terreni finiti nel mirino degli interessi mafiosi. L'Operazione ha avuto un risvolto grazie ad un altro ex esponente della Giunta che ha denunciato l'elezione di Guarano in quanto sarebbe stata sostenuta dai boss Giuseppe Costa e Paolo Magro.
