Qualità della vita, la provincia di Trapani tra le peggiori in Italia

Il sondaggio è stato condotto dal quotidiano "Il Sole 24 ore"

Simone
Simone Crapanzano
05 Luglio 2021 00:00
Qualità della vita, la provincia di Trapani tra le peggiori in Italia

Il territorio trapanese continua, ancora una volta, a classificarsi come una delle peggiori province italiane per quanto riguarda la qualità della vita.

Un recente sondaggio, condotto dal quotidiano "Il Sole 24 Ore", ha, infatti, tristemente rivelato quanto la provincia di Trapani non sia un luogo a misura di bambino, né di giovane e tantomeno di anziano.

La classifica del quotidiano, formata da 107 posizioni, si basa sulla media di un punteggio, da 0 a 1000 punti, che viene dato ad ognuno dei 12 parametri utilizzati per misurare alcuni aspetti che influenzano la vita delle persone, nei capoluoghi di provincia e nelle varie fasce di età.

Il sondaggio ha premiato, in particolare, tre città dove la qualità della vita è tra le migliori in Italia. 

La città metropolitana di Cagliari è stata classificata la migliore dove fare vivere i più piccoli, Ravenna, la più ambita per i giovani e Trento, il luogo ideale per andare a vivere dopo la pensione.

Le ultime due poi si sono classificate tra le migliori sulle altre categorie.

In questa classifica, purtroppo, la provincia di Trapani riceve i punteggi più bassi e si posiziona agli ultimi posti.

Nel dettaglio, la peggiore pagella l'ha ricevuta la qualità della vita degli anziani dove non si arriva nemmeno alla "Top 100" e si scende alla 106esima posizione con 281,0 punti, il penultimo posto della classifica.

Peggio di noi solo la vicina provincia di Agrigento.

A fare da traino ad un punteggio così basso sono stati alcuni indicatori negativi come l'assenza di "biblioteche ogni 10mila residenti sopra i 65 anni", la mancanza di "orti urbani in metri quadrati ogni 100 residenti con 65 anni e oltre" e la carenza di "infermieri ogni 100mila abitanti".

Una posizione altrettanto bassa la riceve la qualità della vita dei giovani, dove la provincia migliora solo di dieci posizioni rispetto alla categoria degli anziani, e arriva al 96° posto, con un punteggio di 418,7 punti .

I peggiori punteggi sono il basso indice di "laureati e altri titoli terziari nei giovani tra i 25 e i 29 anni", i "canoni medi di locazione" e la bassa presenza di "bar e discoteche in rapporto alla popolazione ogni 10mila abitanti tra i 18 e i 35 anni".

Una posizione "migliore", ma che di certo non può rallegrare, riguarda i più piccoli, dove la vivibilità arriva alla 76° posizione con un punteggio di 364,8 punti.

In questo caso i criteri più bassi sono risultati i "posti disponibili in asili nido ogni 100 bambini tra gli 0 e i 3 anni di vita", i "giardini scolastici" e infine il "verde attrezzato in metri quadrati per ogni bambino tra gli 0 e i 14 anni".

Dati certamente poco incoraggianti che portano la provincia di Trapani, ancora una volta, a raggiungere un risultato pessimo, un limbo dal quale, da alcuni anni, sembra non uscirne.

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